I corsi si svolgeranno a Neive (CN) dal 22/6 al 7/7.
11 giugno 2017
Casale Monferrato (AL)
Sinagoga
Vicolo Salomone Olper
21,00
18 giugno 2017
Carignano (TO)
Cappella della Visitazione del Valinotto
17,00
Il QUARTETTO ANCINA nasce con l'intento di promuovere e divulgare il meraviglioso repertorio scritto per quartetto con pianoforte. I più grandi compositori hanno dedicato all'organico formato da pianoforte, violino, viola e violoncello, autentici capolavori della musica da camera: Brahms, Schumann, Dvorak, Mendelssohn, per arrivare a Copland.
Il compositore, violinista e cembalista Felice Giardini (Torino, 1716 - Mosca, 1796) dedica all'ensemble formato da cembalo e trio d'archi sei opere. È notevole l'influenza di Johann Christian Bach e della scuola di Manheim nella sua scrittura; ciò è dovuto alle lunghe tournées che negli anni '50 del secolo effettuò in tutta Europa come violinista virtuoso.
Il quartetto presentato è il primo dell'opera 21, pubblicata nel 1778.
Con il Quartetto in Si minore op. 3 n. 3, un Mendelssohn appena quindicenne dimostra di aver completamente assimilato la lezione dei classici, sorprendendo per la maturità del linguaggio (si tratta della sua prima opera data alle stampe) e per il virtuosismo della scrittura. Organizzando un'esecuzione di questo quartetto di fronte a Luigi Cherubini, allora direttore del Conservatorio di Parigi, il papà di Mendelssohn, Abraham, decide di far conoscere il talentuoso figlio all'establishment musicale del tempo. Nonostante l'esecuzione - secondo le cronache- confusionaria, data la grande velocità, fu un trionfo (suggellato dall'abbraccio di Pierre Baillot, direttore dell' Opera parigina, al giovane pianista e compositore), e l'inizio ufficiale della brillantissima carriera di Felix Mendelssohn.
Il Quartetto op. 47 di R. Schumann, composto nel 1842 nell'arco di 5 giorni (poco più lunga la gestazione del Quintetto op. 44 e dei Quartetti op. 41) è caratterizzato da netti contrasti espressivi, racchiusi in una forma sonata che non basta, nella sua espressione canonica, a contenerli. L'inserimento, nel primo movimento, di momenti in cui il tempo pare sospendersi, seguiti da vertiginosi accelerandi; l'impalpabilità dello scherzo; la forma fugata del finale che pare un omaggio alla scrittura contrappuntistica beethoveniana; il delicato intermezzo lirico del terzo movimento, segnano profondamente l'esperienza di ascolto del quartetto.
Borsista De Sono dal 2011 al 2014, Adriano Gaglianello ha studiato a Torino e si è perfezionato presso il Royal College of Music di Londra con Kenneth Hesketh, all'Accademia di Santa Cecilia nella classe
di Ivan Fedele, e alla Musikhochschule «Hanns Eisler» di Berlino con Hanspeter Kyburz e Wolfgang Heiniger. I suoi brani, pubblicati da Suvini Zerboni, sono stati eseguiti da numerose formazioni, tra cui
si annoverano l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la WDR di Colonia, l’Ensemble Contrechamps di Ginevra. Sta lavorando a due brani commissiona-
ti dall’Orchestra Sinfonica di Helsingborg e dal St. Jacobs Kammarkör di Stoccolma.
L’idea di Malbork nasce dalla volontà di scrivere per strumento solista concertante; la scelta dell’organico viene dall’opportunità di contrapporre le nature opposte e complementari di archi e percussioni, e insieme dal desiderio di scrivere per un altro ex borsista della De Sono, quale Simone Rubino. Il titolo si riferisce ad uno dei dieci incipit che compongono il romanzo Se una notte d'inverno un viaggiatore di Italo Calvino. L’impianto narrativo dell’opera letteraria ispira la struttura drammaturgica di Malbork, in cui quattro parti autonome si seguono componendo un unico movimento. La narrazione è infatti sistematicamente interrotta senza che si verifichino
reali soluzioni di continuità. È in atto una continua e reciproca compensazione dei parametri della scrittura al fine di rendere organiche le interruzioni del discorso. L’ascoltatore può facilmente seguire il
succedersi delle parti utilizzando come riferimento gli spostamenti del solista da un set all'altro. Le percussioni soliste svolgono un ruolo antitetico agli archi; mentre il pianoforte e l’arpa si inseriscono a
bilanciare l'orchestrazione dall’equilibrio instabile.
Il brano è dedicato alla memoria di Daniele Bertotto, a dieci anni dalla scomparsa, primo maestro di Adriano Gaglianello.
Torino, 24 marzo
Salone del Conservatorio, Piazza Bodoni 6
21,00
Programma
TO− RU TAKEMITSU
(1930-1996)
Requiem per archi
CARLO BOCCADORO
(1963)
Power Station per percussioni
ADRIANO GAGLIANELLO
(1983)
Malbork per archi e percussioni
(prima esecuzione assoluta)
BENJAMIN BRITTEN
(1913-1976)
Variazioni su un tema di Frank Bridge per archi
Simone Rubino percussioni
Ensemble archi De Sono
Helena Winkelmann primo violino e maestro concertatore
Roberto Righetti secondo violino
Maurizio Redegoso viola
Stefano Guarino violoncello
Andrea Stefenell pianoforte
Antonella de Franco arpa
Si terrà a Torino tra il 3 e l'8 ottobre il concorso internazionale "Benedetto Mazzacurati".
114 iscritti da tutto il mondo, 3 prove (eliminatoria con solo violoncello, semifinale con pianoforte e finale con l"Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI).
Giuria: Enrico Dindo, Giovanni Sollima, Thomas Demenga, Cesare Mazzonis, Marco Zuccarini.
Lo staff di pianisti accompagnatori: Elena Camerlo, Giorgia Delorenzi, Andrea Stefenell.
Il duo "perQuotendo(è un duo rumoroso)", composto da Nikolay Bogdanov e Andrea Stefenell, eseguirà musiche di G. Gershwin e A. Benjamin
Ore 21,00 Alba, Chiesa di San Domenico
Nutellam Cantata · Omaggio ai 50 anni della Nutella
Opera lirica da camera per voci soliste e orchestra
Pedro Diaz corno inglese
Orchestra Filarmonica di Stato della Romania
direttore Jeff Silberschlag
Musiche di Vivaldi, Donizetti, Lerda
La Nutellam Cantata è un’Opera musicale per soprano, mezzosoprano, baritono e orchestra da camera scritta da Antonello Lerda su testo di Riccardo Cassini. è una via di mezzo tra la Cantata, di cui conserva la struttura nella scansione di recitativi, arie, duetti e terzetti, e l’intermezzo, per il numero ristretto dei personaggi e la durata relativamente breve. Allo stesso tempo, però, è parodia della stessa Opera buffa, in quanto all’interno della trama principale s’inserisce un elemento secondario che mette in mostra i vizi del cantante e l’usuale conflitto con il pianista accompagnatore.
Tre appuntamenti natalizi per il CasaleCoro diretto dal M° Giulio Castagnoli, alle prese con l' Oratorio di Natale di Camille Saint-Saens.
Casale Monferrato, Auditorium di S. Chiara, 20 dicembre ore 21,00
(solisti, coro, pianoforte)
Torino, Chiesa della SS. Annunziata, via Po, 22 dicembre ore 16,30
(solisti, coro, pianoforte)
Fossano, Cattedrale, via Roma, 22 dicembre ore 21,00
(solisti, coro, quartetto d'archi, arpa, organo)
"note in cucina" - Cena e musica lirica, Giovedì 21 novembre 2013 ore 20.00
Ex Convento dell'Annunciata, Via Pontida I - Abbiategrasso
Nell'ambito del festival CISRA' 2013, il 2 novembre dalle ore 20,00 a Dogliani, presso la Cantina di Barberis Osvaldo, Borgata Valdibà 42.
Per informazioni, 0173-70054.
sabato 21 e domenica 22 settembre 2013.
Due giornate in cui gli insegnanti e gli studenti scenderanno in piazza per rendere pubblica l'attività della Scuola di Musica che da 40 anni lavora per promuovere e diffondere musica e cultura.
Sabato 21 alle ore 21.00 in piazza 27 marzo 1861 è in programma il concerto Cartoons Time!! a cura dei docenti del Dipartimento di Musica Moderna dell'istituto V. Baravalle.
Le più belle canzoni tratte da celebri cartoni animati, un programma rivolto a bambini ed adulti.
Domenica 22 a partire dalle ore 15.00 in piazza 27 marzo 1861 sono in programma una seria di concerti che vedono coinvolti gli studenti e i docenti dell'Istituto Musicale V. Baravalle:
-ore 15.00 FFM Brass Quintet a cura del Prof. Antonello Mazzucco
-ore 16.00 Musical Il Mondo di Annah a cura del Coro di Voci Bianche diretti dalla Prof.ssa Paola Roggero
-ore 17.00 Cant-Autore a cura del Prof. Enzo Fornione
-ore 18.00 Duo Pianistico a cura dei Prof. Andrea Stefenell e Nikolay Bogdanov
Alle ore 21.00 è in programma il concerto The Beatles, un'Eredità che sa di Leggenda a cura dei docenti del Dipartimento di Musica Moderna e di Musica Classica con la partecipazione degli studenti dell'istituto V. Baravalle.
Le più belle canzoni della Band Anglosassone riarrangiate per orchestra di archi e di fiati.
Domenica 22 settembre, piazzetta 27 marzo 1861, Fossano. ore 18,00
il pianismo brillante in età classica
Frederic Kuhlau
Rondò in Do magg. Op. 111 n.1 (Introduzione:Allegro assai – Rondò:Allegretto vivace)
Rondò in Re magg. Op. 111 n.3 (Introduzione:Andante maestoso – Rondò:Allegro vivace)
il pianismo brillante in età pre-romantica
Franz Schubert
Due Marce Caratteristiche D 968b
omaggio a Giuseppe Verdi
Juan Barrau
Fantasia su La Traviata
Jean Paul
Fantasia su Il Trovatore
Henry Vieuxtemps – Vincent Wallace
Fantasia su I Lombardi alla prima crociata
suggestioni “en fin de siècle”
Johann Strauss
Wiener Kreuzer – Polka op. 220
Venetianer – Galopp op. 74
Radetzky – Marsch op. 228
La stagione, realizzata grazie ai contributi della Regione Piemonte, del Comune di Casale Monferrato e dell' Unione delle Comunità Ebraiche, si svolgerà nella bellissima Sinagoga di Casale ( Vicolo Salomone Olper, 44 ) nelle domeniche 2, 9, 16 giugno alle ore 21,15. Vedrà come protagonisti : nel primo concerto, il Gruppo Vocale Resonare diretto da Marco Chiappero, Dario Destefano al violoncello, Maurizio Redegoso Kharitian alla viola; musiche di Salomone Rossi, Giulio Castagnoli e della tradizione armena. Nel secondo concerto, il Casale Coro diretto da Giulio Castagnoli con il soprano Paola Roggero e Andrea Stefenell al pianoforte; musiche di Salomone Rossi, Giuseppe Verdi, Gabriel Fauré, Leone Sinigaglia, Luigi Hugues. Nel terzo concerto, Amedeo Fenoglio al violoncello e Andrea Stefenell al pianoforte; musiche di Frédéric Chopin, Edgardo del Valle de Paz, Claude Debussy e Gilberto Bosco.
Il CD registrato da Roberto Scandiuzzi (basso), Mara Bezzi (soprano) e Andrea Stefenell (pianoforte) per l'etichetta Peacock Classics raccoglie le preghiere e le invocazioni presenti nelle opere verdiane. E' reperibile sul sito Bottega discantica.
Grande risposta per il CasaleCoro
Duomo — Nell'ambiente della musica si dice che i cori siano perfetti per riempire una sala da concerto. Ma di certo il pubblico che ha affollato in ogni posto disponibile la Cattedrale di Casale sabato sera non poteva essere composto solo da parenti del Coro di Casale. La verità è che l'intera città ha risposto con entusiasmo a un appello della “propria” formazione diretta dal maestro Giulio Castagnoli.Certamente molti sono stati attratti dall'idea di non perdere La Petite Messe Solennelle, uno dei lavori di Rossini più originali: realizzata dal compositore pesarese per un ambiente cameristico, è in realtàdavvero solenne in questa edizione allargata per grande formazione corale. Una sincera e spesso delicata preghiera dedicata alla musica ancora prima che all'Onnipotente. Quella musica che Rossini aveva studiato a Bologna (Palestrina, Bach, Haendel… la grande musica sacra tedesca), quella che avevascritto per l'opera (la grazia di certi duetti… ) e persino quella che era andata avanti senza di lui (alcune pagine oggi ci appaiono verdiane). La risposta del pubblico però è andata oltre la musica: c'era l'idea di partecipare alla celebrazione della cultura di Casale sotto lo sguardo vigile del suo Santo Patrono nei giorni che celebrano la sua festa.Un'idea resa ancora più concreta dalle parole del parroco della cattedrale, don Eugenio Portalupi, e dallo stesso Giulio Castagnoli che hanno ricordato come la volontà di eseguire questo brano fosse del compianto vescovo di Casale Germano Zaccheo. ““Quando ebbi l’incarico di comporre la messa per i 900 anni del Duomo – confida Castagnoli – passai diverso tempo con mons. Zaccheo, avrebbe desiderato la Messe di Rossini per i 50 anni della sua ordinazione programmandola già per il giugno 2008, questa sera assolviamo questo compito ricordandolo a 5 anni dalla scomparsa”. (La morte, improvvisa, avvenne a Fatima il 20 novembre 2007, ndr).. Impregnati di questi significati gli 80 minuti della “Messe” diventano tutt'altro che “petite”. Il Kirie con cui si apre l'opera è incisivo, ma nella prima parte sono in rilievo soprattutto i solisti. Ognuno al suo momento di gloria anche in senso letterale visto che è il “Gloria” la parte più irta di difficoltà vocali: il bravo basso Oliviero Giorgiutti padroneggia un bel fraseggio in “Et interra pax ominibus”; Paola Roggero, soprano, riesce a toccare corde molto delicate in “Gloria in Excelsis Deus”,Fabrizia Bonavita (contralto) e Michele Ravera (tenore), sono due voci che si fondono molto bene nella“Gratia Agimus”. L'accompagnamento di Rossini per la Messe tende a seguire l'aspetto più minimalista presente nelle coeve composizioni per pianoforte (si considerava un pianista di 4a classe, ma alle sue serate parigine suonavano Liszt e Saint Saens), tuttavia l'intermezzo che divide la messa anche il duo pianistico di Andrea Stefenell e Nikolay Bogdanov con Alessandro Ruo Rui all'harmonium trovano virtuosismo e sentimento. Ma è nella seconda parte che il Coro sembra trovare l'espressività più completa. Le voci si completano tra di loro e insieme agli strumenti in modo estremamente equilibrato. Il risultato è un delicato mosaico che comincia con l'Osanna e finisce con l'Agnus Dei e si spegne leggero mentre comincia una lunga serie di applausi. La serata finisce con un doveroso ringraziamento ai sostenitori dell'orchestra dal Comune di Casale, rappresentato dall'assessore Giuliana Bussola, alle Fondazioni CRT e CRA e la promessa di regalare altre emozioni ai casalesi da parte del loro coro.
Alberto Angelino
Pubblico numerosissimo per il concerto in S. Caterina
Nell’ambito delle manifestazioni intitolate “Casale Capitale del Monferrato” organizzate dall’Assessorato al Turismo e alle Manifestazioni, si è tenuto nel coro della Chiesa di Santa Caterina, con la collaborazione di Compositori Associati-Torino, un concerto dell’Orchestra Femminile Italiana e del Coro di Casale, diretti rispettivamente da Roberto Giuffrè e da Giulio Castagnoli. Un richiamo per un pubblico numerosissimo ( molti hanno assistito al concerto in piedi), che è stato premiato dalle esecuzioni di qualità di queste due realtà casalesi, che esprimono sicuramente una volontà di crescita culturale, un arricchimento di erudizione e di patrimonio di conoscenze. Mozart e Vivaldi, due personaggi fondamentali della storia della musica, sono stati gli autori proposti con realizzazioni molto curate, sia nella tecnica dell’insieme e del fraseggio, sia nella comunicazione dei contenuti. L’apertura del concerto era data dal Divertimento in fa maggiore per archi K 138 di W.A. Mozart, un brano colmo di brio giovanile, che nella sua vivacità risente delle caratteristiche della musica italiana,caratteristiche evidenziate nella generosa esecuzione dall’Orchestra Femminile. In seguito una pagina mozartiana più matura dove il pianista Andrea Stefenell, sempre applaudito accompagnatore al pianoforte del Coro Casale, domenica scorsa ha dimostrato ampiamente la sua solida ed artistica preparazione pianistica da solista, eseguendo il Concerto in la maggiore K 414 e facendo sua la ricchezza dell’invenzione con una copiosità, altrettanto ricca, dell’interpretazione, con tecnica trasparente e robusta.Dopo questa pagina, in cui Stefenell ha finemente evidenziato i dialoghi variegati e la melodia centrale, Orchestra e Coro hanno reso tangibile la bellezza di un brano vivaldiano molto conosciuto: Il Magnificat in sol minore, chiaro esempio della concezione di Vivaldi della musica sacra, in cui le voci strumentali prendono consistenza, insieme allo stile concertato. Le parti solistiche sono state affidate con piacevole risultato e incisività a Ilaria Zuccaro (soprano), Maria Marta Moraru(contralto) e a Carlo Garrione (tenore), il coro si è positivamente imposto con una vocalità sicura nelle parti specifiche del Magnificat, con una compattezza efficace e con una proposta curata. Calorosissimi gli applausi, numerosi i richiami del pubblico(tra cui gli assessori Pizzamiglio e Bussola) che con la loro insistenza hanno ottenuto un bis.
"Il Monferrato" 23-5-2011
Pubblico una mia analisi dello scorso anno,frutto del corso del M° Mauro Bouvet che ho seguito presso il conservatorio di Torino.